Polimetilmetacrilato, il materiale del futuro

Le materie plastiche, o plastomeri, sono sostanze organiche, sintetiche o naturali, macromolecolari, con elevato peso molecolare che, per la loro plasticità, in determinate condizioni, si prestano ad essere modellate e stampate. Tali sostanze sono prodotte dalla concatenazione di molecole più semplici, dette monomeri.

Polimetilmetacrilato (PMMA)

Un materiale termoplastico caratterizzato da trasparenza, rigidità e facilità di lavorazione. Il polimetilmetacrilato deriva dall’acido metacrilico, il cui estere metilico è il metilmetacrilato, sostanza non tossica, né irritante, per contatto o ingestione.
Il Polimetilmetacrilato (PMMA) viene chiamato cristallo acrilico per la sua trasparenza e luminosità, che lo rendono paragonabile ad un vero e proprio cristallo.

È un materiale elegante ed estremamente prezioso. La lastra acrilica, con le sue variegate colorazioni e le sussurrate trasparenze, dà un tono di modernità alle esigenze architettoniche più sofisticate.

La resistenza agli urti ne permette l’uso anche in ambiente urbano; poiché, inoltre, può inglobare molti materiali senza rovinarli, può portare ad usi di vero arredo urbano.

Il materiale si presta a sostituire il vetro laddove non serva resistenza ad alte temperature e occorra, invece, resistenza agli urti e una trasparenza elevata, anche maggiore del vetro.

Far risaltare ogni tipologia di oggetto

La grande trasparenza e la possibilità di dare rilevanza alle forme tramite giochi di luce (colori fluorescenti, lucidatura, ecc.), uniti alla leggerezza del materiale, permettono di far risaltare oggetti particolari come gli espositori.

Rispetto ad altri materiali plastici, come il policarbonato o il polistirolo, il polimetilmetacrilato, presenta maggior pregio estetico perché ingiallisce molto meno del polistirolo ed è molto più resistente alle intemperie e agli agenti chimici, ivi compresi i prodotti detergenti anche d’uso domestico, rispetto al policarbonato.

Plasmabile in ogni sua forma

Il polimetilmetacrilato, ottenuto tramite colata, può essere sottoposto a numerosi tipi di lavorazione, molti dei quali sfruttano la sua caratteristica di essere un materiale termoplastico. Basta, infatti, portare il materiale sopra i 90°C per poterlo stampare, piegare, bombare sottovuoto.

Non può, però, essere usato come elemento strutturale portante laddove la temperatura continua d’esercizio sia costantemente sopra i 60 °C, se non si utilizzano adeguati accorgimenti.

 

Realizzazione di campioni personalizzati

Acrilgraph srl dispone di un catalogo di 4200 colori già formulati.

Nella sua pluridecennale esperienza sul campo, si è trovata a formulare colori di ogni tipo, modificandoli, adattandoli agli sviluppi delle conoscenze ed alle modificate esigenze del mercato.

Solo alcuni di questi, vengono tenuti a magazzino, scelti tra i più richiesti o significativi, per avere un parco lastre da usare per ordini urgenti. Tutti gli altri possono essere ottenuti nel giro di qualche giorno, come tali o con modifiche richieste dal cliente

Lo studio e l’analisi del materiale

Colori completamente trasparenti, solo in parte o totalmente coprenti, con glitter, paillettes, pigmenti fluorescenti, perlati e molto altro ancora. Allo stesso modo si possono creare lastre che contengano materiali vari, anche forniti dal cliente stesso, che possono, a loro volta, avere combinazioni di colori a scelta.

Analisi con lo spettrofotometro

Permette di analizzare come il prodotto reagisca alla luce. Con una particolare macchina, è possibile riprodurre lo stato di invecchiamento del materiale. Sarà possibile, quindi, verificare la tenuta del colore e del materiale stesso tra 20 anni.

Misura del grado Vicat

Il grado Vicat corrisponde alla temperatura alla quale un ago calibro penetra di un millimetro nella lastra di acrilico. Questo parametro dà informazioni sulla resistenza al graffio. Utilizzando appositi additivi, è possibile variarlo in base alle esigenze del cliente.